In qualsiasi processo di stampa è importante assicurarsi che l’immagine stampata si trovi nel punto desiderato sul supporto e che possa essere ripetuta ogni volta nella stessa posizione. Nella stampa a più colori questo aspetto è particolarmente importante perché i colori devono allinearsi l’uno sull’altro nella posizione corretta, altrimenti si noteranno bordi chiari e scuri indesiderati e i mezzitoni appariranno sfocati.

Agli albori della serigrafia, da circa 1.000 anni fa fino all’inizio del XX secolo, il tessuto serigrafico veniva realizzato in seta.

Rosso, verde e blu, i principali colori percepiti dal sistema di visione umana. Tre tipi di cellule a cono nella retina umana rispondono a diversi intervalli di lunghezze d’onda nello spettro visibile. Il cervello percepisce queste risposte come colori: proporzioni diverse di rosso, verde e blu danno origine a tutti i colori che il sistema visivo umano può percepire.

Sistemi che fanno circolare continuamente l’inchiostro attraverso le cartucce o i flaconi di stoccaggio, oppure attraverso la testina di stampa. Di solito questo avviene per evitare che le particelle pesanti si depositino per gravità.

Sta per Raster Image Processor, chiamato anche Renderer.

In termini di stampa, è una misura del numero di singoli punti che una stampante o un sistema di esposizione possono produrre in un’unità di distanza, tipicamente indicata come punti per pollice. In ottica (da cui il termine deriva), la risoluzione descrive la quantità di dettagli che una lente focalizzata è in grado di proiettare su una superficie e viene solitamente descritta come coppie di linee per millimetro (o pollice).

Una misura del numero e del passo degli ugelli sulla testina di stampa, ad esempio 360 ugelli per pollice (NPI). Poiché le testine a getto d’inchiostro spesso eseguono più passaggi di stampa e/o possono avere più testine in linea, l’NPI è solo vagamente correlato alla qualità di stampa finale.