Debbie McKeegan analizza la storia della stampa tessile digitale e le attuali tecnologie tessili digitali disponibili.

 

Ricapitoliamo: spesso ci dimentichiamo di quanta strada ha fatto l’industria tessile digitale nella ricerca della velocità e dell’alta qualità di stampa. Ci dimentichiamo anche che le tecnologie che abbiamo a portata di mano oggi si sono evolute di pari passo con l’industria tessile, che si è piegata per soddisfare le esigenze di un mercato in continua evoluzione. Chi avrebbe mai pensato che, circa vent’anni dopo, avremmo vissuto in un mondo on-demand, dove la gratificazione istantanea, la personalizzazione e la customizzazione sono un fattore di produzione quotidiano?

All’inizio degli anni 2000, quando la velocità di stampa digitale tessile delle macchine a scansione multi-pass faticava a superare i 50 metri lineari all’ora, la serigrafia rotativa regnava sovrana per le aziende di stampa tessile che volevano stampare oltre 3 milioni di metri all’anno. Una decina d’anni dopo abbiamo iniziato a intravedere il futuro della produzione ad alta velocità e, all’alba di un nuovo decennio, è stato il 2010 il momento in cui le tecnologie di stampa e di inchiostro hanno iniziato a convergere e la vera rivoluzione della produttività è iniziata.

 

Didascalia: La stampante tessile a singolo passaggio Lario è stata lanciata da MS nel 2012. Crediti immagine: MS Lario.

Nel 2012 è arrivata sul mercato la stampante tessile Single-Pass, in cui l’unica parte mobile era il tessuto stesso e non il tessuto e le testine di stampa. Lanciata da MS, la Lario ha aperto la strada a una nuova era della tecnologia, funzionando a velocità mai viste prima per la produzione tessile ad alto volume. Questa prima macchina per la stampa tessile digitale a singolo passaggio al mondo ha fatto il suo debutto, cambiando per sempre il paradigma della stampa tessile digitale.

Ha sfidato il mondo delle macchine per la stampa rotativa raggiungendo una velocità di produzione di 75 metri al minuto, con pochi svantaggi della serigrafia. Questo sviluppo innovativo è stato seguito negli anni successivi da macchine a singolo passaggio di altri importanti produttori di stampa digitale.

Nel 2015 Konica-Minolta ha lanciato la Nassenger SP-1, larga 1,85 m, che stampa tra i 1.500 e i 6.000 metri lineari all’ora, a seconda della risoluzione. I moduli della testina di stampa, larghi 1,6 m, utilizzano la tecnologia di controllo dell’espulsione dell’inchiostro proprietaria di Konica Minolta, che consente di ottenere gocce di dimensioni piccole, medie o grandi, in modo che gli stampatori possano optare per una risoluzione più elevata per i disegni fini o le sfumature di colore.

 

Didascalia: SPGPrints ha introdotto nel 2015 PIKE, una stampante a getto d’inchiostro a passaggio singolo. Crediti immagine: SPGPrints.

Inoltre, nel 2015 SPGPrints ha lanciato la PIKE, che stabilisce un nuovo standard di prestazioni per la stampa tessile digitale ad alta velocità a singolo passaggio. La PIKE si basa su un array a tutta larghezza di 43 testine di stampa che garantiscono la massima produttività netta disponibile. Queste testine di stampa digitale sono incorporate in una tecnologia di barre di stampa altamente precisa ma facile da usare, che comprende un’elettronica specializzata e la tecnologia Archer®: un sistema di condizionamento ed erogazione dell’inchiostro. La PIKE è ottimizzata per l’utilizzo degli inchiostri SPGPrints – PIKE, una nuova gamma di inchiostri ad alte prestazioni sviluppati appositamente per garantire la massima qualità e performance.

Infine, nel 2015 è arrivata la Vega One di Atexco dalla Cina. La stampante ad alta velocità a singolo passaggio Vega One di Atexco può stampare 80 m/min per una capacità produttiva di 8.000-10.000 metri al giorno. Gli ugelli della testina di stampa ad alta precisione possono stampare fino a 1.900 pixel per pollice.

Con il passare degli anni, ciascuna delle tecnologie sopra citate si è evoluta per aumentare l’efficienza e la varietà delle tecnologie di inchiostro disponibili.

 

Didascalia: La EFI Reggiani BOLT ha ricevuto il premio Intertech nel 2020. Crediti immagine: EFI-Reggiani.

Nel 2018 è arrivata la EFI Reggiani BOLT, che si dice sia all’avanguardia della tecnologia: aumenta i tempi di produzione e l’affidabilità, con prestazioni elevate, uniformità di stampa e precisione senza pari, oltre a una durata superiore delle testine di stampa e a una manutenzione minima. Con una velocità di produzione superiore ai 90 metri al minuto, la BOLT ha ricevuto il premio Intertech 2020, dove i giudici hanno ritenuto che questa stampante tessile a getto d’inchiostro a passaggio singolo abbia il potenziale per rivoluzionare il mondo dei tessuti stampati.

Tuttavia, in questo periodo anche le macchine per la scansione hanno fatto progressi, con velocità che hanno superato gli 800 metri all’ora, e il giudizio è diventato molto più sfumato su quale tecnologia scegliere. Rispetto alla serigrafia rotativa, il risparmio principale riguardava l’incisione e lo stoccaggio dei retini, oltre alla velocità di rotazione per soddisfare una clientela sempre più esigente.

Rispetto alle macchine a scansione, in cui la velocità di modifica del progetto e di produzione era simile, la decisione di scegliere quale tecnologia scegliere è diventata una considerazione più importante. Per valutare il miglior utilizzo, il punto di partenza di qualsiasi modello di business deve essere la metratura annuale prevista e la lunghezza della tiratura.

È ormai opinione diffusa che il passaggio singolo debba essere scelto solo dalle aziende che vogliono stampare più di 4 milioni di metri all’anno e, sebbene le macchine a scansione siano competitive fino a 1.000 metri di tiratura, dopo questa cifra le macchine a passaggio singolo diventano sempre più convenienti.

Uno dei costi maggiori nella costruzione di una macchina a singolo passaggio è il numero di testine di stampa, che è ancora visto come uno dei principali svantaggi, sia in termini di costi di sostituzione per guasti, usura e manutenzione generale. Il singolo costo delle testine di stampa è un fattore considerevole sia dal punto di vista finanziario che operativo nel valore complessivo offerto dalla macchina. Tutto ciò deve essere considerato quando si esaminano le applicazioni e i costi sostenuti quando si scelgono macchine a singolo passaggio. Per loro stessa natura, infatti, utilizzano letteralmente centinaia di costose testine di stampa, mentre una macchina di scansione può utilizzare anche solo quattro testine.

Questo fa sì che il costo della macchina a singolo passaggio sia superiore a quello di una macchina rotativa e spesso richiede la massima efficienza, obbligando lo stampatore a far funzionare le macchine a turni di 24 ore per recuperare l’investimento.

Nonostante ciò, le macchine a singolo passaggio hanno fatto progressi significativi nel mercato della stampa tessile di massa, che sta attraversando il suo ciclo di riequipaggiamento e si sta adattando alle nuove esigenze dei clienti: velocità di consegna, varietà di design e processo ecologico.

All’ITMA 2019, dove sono state esposte tutte e cinque le macchine a passaggio singolo, EFI ha annunciato che la Bolt ha superato le 30 installazioni in tutto il mondo, mentre MS ha dichiarato che le sue stampanti Lario hanno raggiunto “decine di installazioni” in tutto il mondo e che a febbraio 2021 MS ha dichiarato che sono stati stampati oltre 725 milioni di metri con le sue macchine.

Un risultato significativo per macchine il cui costo si aggira sui milioni di dollari l’una. Negli ultimi dieci anni, l’evoluzione e la maturità della macchina da stampa digitale a singolo passaggio si sono concretizzate con offerte valide che sono state adottate da stampatori tessili di massa in tutti i continenti.

Il single pass offre all’industria tessile una soluzione industriale per la stampa tessile digitale ad alto volume. Il single pass supererà la produzione rotativa? L’industria della stampa tessile si aspetta un futuro roseo per il single pass, se riusciremo a innovare per garantire che le testine di stampa diventino più economiche e affidabili. Anche i costi dell’inchiostro digitale devono ridursi se si vuole che il single pass diventi davvero paragonabile alla produzione rotativa e continui a sconvolgere il mercato analogico.

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